Dalla Regione un Fondo per sostenere la costituzione di microimprese favorendo l’autoimpiego di giovani, donne e persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro
Giovani e donne che intendono avviare studi professionali associati o microimprese possono contare sulle agevolazioni concesse dalla Regione Puglia sotto forma di fondo perduto e prestito agevolato a tasso zero.
Per investimenti fino a 50mila euro l’agevolazione è calcolata sul totale degli investimenti; per investimenti compresi tra 50mila euro e 100mila euro l’agevolazione è calcolata sul 90% delle spese ammissibili; per investimenti compresi tra 100mila euro e 150mila euro l’agevolazione è sull’80% del totale.
La misura prevede inoltre un contributo aggiuntivo fino a 10mila euro sulle spese di gestione per l’avvio dell’attività.
Nei casi di passaggio generazionale, rilevamento di impresa in crisi o di impresa confiscata da parte dei dipendenti e cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati, l’investimento massimo è fissato a 250mila euro ed è agevolabile all’80% per investimenti compresi tra 100mila euro ed 250mila euro. Inoltre, il contributo sulle spese di gestione per l’avvio dell’attività è pari a 20mila euro.
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni micro imprese da costituire oppure costituite da meno di 6 mesi e che non abbiano ancora iniziato la attività.
I soggetti ammissibili possono avere forma di ditta individuale, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società cooperative con meno di 10 soci, società a responsabilità limitata, associazione tra professionisti. Se l’iniziativa riguarda attività di consulenza o professionali è possibile accedere alle agevolazioni esclusivamente in forma di associazione o società tra professionisti.
Per essere ammissibili le iniziative devono essere partecipate per almeno il 50% da soggetti aventi i seguenti requisiti:
- giovani tra i 18 e i 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- persone che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro;
- titolari di partita Iva in regime di monocommittenza non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti alla domanda, abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 30mila euro verso non più di due committenti;
- soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
- soci e amministratori delle imprese, costituite in forma di società, che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato dall’Avviso pubblico Pin-Pugliesi innovativi.
Sono esclusi i pensionati; i dipendenti con contratto a tempo indeterminato; gli amministratori d’imprese, anche se inattive, e i titolari di partita Iva che non rientrino nella casistica sopra indicata.
Settori ammessi
Le nuove iniziative d’impresa devono avere una sede operativa in Puglia e devono operare in uno dei seguenti macrosettori:
- manifatturiero
- costruzioni ed edilizia
- riparazione di autoveicoli e motocicli
- affittacamere e bed & breakfast
- ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.)
- servizi di informazione e comunicazione
- attività professionali, scientifiche e tecniche
- agenzie di viaggio
- servizi di supporto alle imprese
- istruzione
- sanità e assistenza sociale non residenziale
- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco)
- attività di servizi per la persona
- commercio elettronico
Per le sole imprese confiscate sono ammissibili i settori del commercio e della ristorazione senza cucina.
Spese ammissibili
Spese di investimento:
- macchinari, impianti, attrezzature e automezzi commerciali;
- programmi informatici non personalizzati;
- opere edili e assimilate (che comprendono anche infissi, impianti, strutture prefabbricate e amovibili e sistemazione del suolo), entro il 30% della somma delle voci precedenti;
Spese di gestione
- materie prime, semilavorati, materiali di consumo;
- locazione di immobili o affitto apparecchiature di produzione;
- utenze;
- premi per polizze assicurative;
- canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di web marketing; servizi di personalizzazione di siti internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda preliminare può essere presentata online. L’istanza di accesso alle agevolazioni del Fondo viene formalizzata e sottoscritta durante un colloquio.